I venti che hanno sferzato la nostra vallata per gran parte della giornata del 5 Marzo, hanno raggiunto velocità mai viste da queste parti, facendo registrare raffiche massime di 125 km/h, prima che la stazione meteo di San Giustino dovesse interrompere le registrazioni a causa dei danni dovuti al maltempo. E’ lecito pensare che si possa essere arrivati anche intorno ai 150 km/h. Scomodare il termine “uragano” è quindi opportuno, infatti gli uragani di categoria 1 hanno per definizione venti tra i 119 e i 153 km/h.
Inutile dire che i danni sono stati enormi: alberi abbattuti, rami spezzati, tetti danneggiati, cartelloni divelti, interruzioni dell’energia elettrica, tir ribaltati in superstrada. Uno scenario che mai avremmo immaginato nella nostra zona.
I centri abitati più colpiti sono stati San Giustino e Sansepolcro, probabilmente per la loro posizione a ridosso dell’appennino. Infatti in questa fascia i venti da N/E vengono amplificati per effetto della “caduta” dal crinale.
Ecco alcune immagini relative alla zona di San Giustino:
Due foto scattate qualche giorno dopo:
I modelli matematici ci avevano visto giusto, queste sono delle mappe del giorno prima dei venti previsti:
Notare come in Altotevere venissero indicati venti a fondoscala, come anche in Versilia e nel Pistoiese, anch’esse duramente colpite dalla tempesta.
Oltre al vento, anche la neve ha fatto sporadicamente la sua comparsa in pianura, ma come previsto senza accumuli. Diversi cm sono caduti invece sopra i 600/700m. I millimetri di pioggia sono stati invece 30 dall’inizio della fase ventosa, più altri 20 caduti prima della mezzanotte nella fase più calda e pacifica del peggioramento.
Qui sotto una mappa su scala europea con ben visibile la profonda depressione centrata sul tirreno e responsabile della tempesta:
Altro dato da considerare, è che per i successivi tre giorni il vento ha continuato a soffiare in modo molto intenso, anche se non ai livelli iniziali. Quindi un altro record di questa tormenta è stato il fatto che per ben quattro giorni di fila le raffiche massime hanno superato i 90/100 km/h.
AGGIORNAMENTO
Una delle zone più devastate è stata quella lungo il torrente Vertola, dove la maggior parte delle piante che costeggiavano il corso d’acqua sono state abbattute. Ecco alcune foto scattate l’8 Aprile 2015 appena a nord della superstrada:
REPORTAGE DEL 2 MAGGIO A MONTEVICCHI:
http://sangiustinometeo.altervista.org/blog/il-disastro-di-montevicchi/