L’ondata di freddo del Dicembre 2010 fa parte degli eventi meteorologici più importanti avvenuti nel centro Italia e soprattutto nella nostra vallata, che è stata la zona più colpita considerando il mix di freddo e neve.
Nella fase iniziale le nevicate si concentrano soprattutto sul versante adriatico, dove si hanno accumuli importanti fin sulle coste:

Sulla nostra zona invece il peggioramento inizia il giorno 17, che si apre con temperature polari (minima -8,2°C) e l’attesa per l’avvicinarsi di una perturbazione da ovest. Insieme al peggioramento è in arrivo anche aria decisamente più mite, che potrebbe mettere in pericolo la nevicata.
Il cuscino freddo formatosi sarà invece inattaccabile e permetterà addirittura alla neve di cadere sempre con temperature negative.
In tarda mattinata iniziano a scendere i primi microfiocchi con una temperatura di -5,5°C, poi dopo mezzogiorno la temperatura sale fino a -2°C e la nevicata comincia ad intensificarsi, fino a diventare una vera e propria bufera tra il tardo pomeriggio e la serata.
Verso mezzanotte le precipitazioni calano d’intensità per poi terminare del tutto.
Al suolo ci sono ormai 24 cm di neve asciutta e farinosa, che ricoprono ogni cosa regalando a San Giustino una veste davvero natalizia.
Durante la notte la temperatura rimane sempre sotto lo zero, permettendo alla neve di rimanere intatta.

Straordinaria immagine satellitare che mostra le ampie zone innevate.
In serata il cielo sereno favorirà il crollo delle temperature. Clamoroso il fatto che già alle 16 vicino al Tevere si forma la nebbia con una temperatura di -7°C! Alla stessa ora invece in paese c’erano appena -1°C.

La mattina seguente le temperature sono polari: -12°C a San Giustino e -15°C nelle campagne.
Lungo il Tevere le temperature bassissime unite alla fitta nebbia creano uno spettacolo rarissimo da vedere nelle nostre zone. E’ la memorabile galaverna del 19 Dicembre 2010:
Nei giorni successivi ci sarà un netto rialzo delle temperature, e la neve si fonderà velocemente. Dopo una decina di giorni lo straripamento del Tevere dovuto al cedimento del muro della diga di Montedoglio, causerà dei contrasti paesaggistici molto forti in queste zone.