Durante la notte aria fredda di origine artica affluisce sul centro Italia, alimentando una profonda depressione centrata sulla Romagna. Le termiche non sono esaltanti, per questo non sembra possibile una quota neve sotto i 500/600m.


Invece una serie di fattori, tra i quali i più importanti la forza e la persistenza delle precipitazioni, permettono all’aria artica in quota di rovesciarsi al suolo, consentendo alla neve di spingersi addirittura sino al fondovalle, imbiancando così San Giustino con un accumulo di 7 cm (3 cm a Città di Castello).
Il peggioramento comincia dopo la mezzanotte, quando inizia a diluviare con raffiche di vento e tuoni. Con il passare dei minuti la temperatura comincia a scendere in modo repentino e dopo 12 mm di pioggia compaiono i primi fiocchi che successivamente sostituiscono del tutto la precipitazione liquida. La temperatura cala a +0,4°C sotto una fittissima nevicata senza vento.
Ecco il paesaggio al mattino:
Questa invece la situazione a 700 m di quota, nei pressi di Cantone, dove sono caduti circa 20/25 cm: